- "A tre giorni dalla partenza il primo ufficiale gli dice che va condiviso tutto equamente, il che comprende anche il luogo del tesoro, quindi Jack glielo rivela. Quella notte si sono ammutinati! Abbandonarono Jack su un'isola destinandolo a morire, ma prima avrebbe perso la mente per il caldo."
- ―Joshamee Gibbs a Will Turner
Questo ammutinamento si verificò a bordo della nave pirata Perla Nera nel 1718[1] durante la cerca per il tesoro di Cortés quando il primo ufficiale Hector Barbossa sollevò la maggior parte della ciurma della Perla in un ammutinamento contro il Capitano Jack Sparrow.
Dopo aver abbandonato il loro ex capitano su un'isola deserta, la ciurma di Barbossa raggiunse l'Isla de Muerta dove avrebbe trovato il tesoro di Cortés e, dopo essersene impossessato, cadde sotto la maledizione che gravava su di esso.
Antefatti[]
La leggenda del tesoro di Cortés[]
Agli inizi del XVI secolo, durante la conquista spagnola dell'impero azteco in Messico, gli Aztechi misero 882 pezzi identici di oro azteco in una cassa di pietra che diedero al conquistador Hernán Cortés come "denaro di sangue pagato per arginare il massacro che aveva provocato loro con i suoi eserciti". Ma invece di soddisfare Cortés, l'oro aumentò la sua avidità. In risposta, gli dei pagani lanciarono una maledizione sull'oro: qualsiasi mortale che avesse rimosso un pezzo d'oro dal forziere sarebbe stato punito per l'eternità. L'unico modo per spezzare la maledizione era restituire tutti i pezzi d'oro azteco nel forziere e un debito di sangue restituito agli dei pagani. In circostanze sconosciute, il tesoro finì nelle grotte della misteriosa Isla de Muerta dove vi rimase per quasi due secoli.
Nel 1718, due anni dopo aver recuperato la Perla Nera in seguito al suo accordo con Davy Jones, il pirata Jack Sparrow venne informato dalla sacerdotessa voodoo Tia Dalma dell'esistenza del leggendario tesoro di Cortés. La sacerdotessa gli fornì l'esatta posizione dell'Isla de Muerta, ammonendolo però dell'esistenza della maledizione sull'oro. Capitan Sparrow, intendendo trovare il tesoro, e salpò da Tortuga con la sua nave, la Perla Nera e con una nuova ciurma diretto verso l'Isla de Muerta. Della ciurma facevano parte anche alcuni suoi vecchi compagni come il primo ufficiale Hector Barbossa e Sputafuoco Bill Turner. Nonostante reputasse la storia della maledizione solo una leggenda, Jack la raccontò a Barbossa e agli altri membri dell'equipaggio, ma nemmeno loro credettero alla maledizione, con lo stesso Barbossa che la definì una "Ridicola superstizione".
L'ammutinamento[]
Tre giorni dopo l'inizio del viaggio, il primo ufficiale della Perla, Hector Barbossa, indusse il capitano Jack Sparrow a rivelargli la posizione dell'Isla de Muerta, la loro meta. Quella notte, Barbossa e la maggior parte della ciurma si ammutinarono al Capitano Sparrow abbandonandolo su un'isola deserta destinandolo a morire. Barbossa lasciò a Jack una pistola con un solo colpo affinché la usasse per suicidarsi.
Conseguenze[]
La fuga di Jack Sparrow dall'isola[]
Jack Sparrow rimase su quella piccola isola per tre giorni, tuttavia non morì disidratato, poiché nel mezzo dell'isoletta trovò un deposito interrato in cui vi erano rum e altri liquori. Il terzo giorno giunsero sull'isola i contrabbandieri proprietari del deposito che dopo aver rifornito la propria nave, diedero un passaggio a Jack verso Port Royal[2]. Per rendere più avventurosa la sua fuga, Jack cominciò a spargere la voce che era riuscito a lasciare l'isola legando insieme una coppia di tartarughe marine formando così una zattera.
La ciurma maledetta[]
La Perla Nera, con Barbossa come nuovo capitano, raggiunse l'Isla de Muerta e qui trovò il tesoro di Cortés. Ben presto, però, dopo che avevano iniziato a sperperare l'oro azteco, i pirati di Barbossa capirono di essere stati maledetti dalla maledizione che si trovava sul tesoro, destinandoli a vivere un'esistenza di non-morti incapaci di morire ma anche di provare qualsiasi piacere della vita. L'unico modo per spezzare la maledizione sarebbe stato restituire ogni singolo pezzo del tesoro nel forziere di pietra con un tributo di sangue di coloro che avevano prelevato le monete.
Il destino di Sputafuoco[]
Sputafuoco Bill Turner, che durante l'ammutinamento aveva inutilmente preso le difese di Jack Sparrow, era rimasto a bordo della Perla Nera e anche lui era stato maledetto. Sputafuoco nutrì però sempre diffidenza nei confronti di Barbossa per ciò che aveva fatto a Jack soprattutto dal momento che, secondo lui, non onorava il Codice Piratesco. Mentre Barbossa cercava un modo per spezzare la maledizione, William Turner Sr. mandò una delle monete a suo figlio William Turner Jr. affinché Barbossa e la sua ciurma restassero maledetti. Infatti secondo William loro meritavano di rimanere maledetti per l'ammutinamento contro Jack Sparrow. A causa del suo tradimento, Capitan Barbossa fece legare Sputafuoco a un cannone e lo fece gettare in mare. Solo dopo Barbossa e la sua ciurma scoprirono che per spezzare la maledizione occorreva il sangue di tutti coloro che avevano preso una moneta, incluso William, motivo per cui si misero alla ricerca di suo figlio Will e della sua moneta.
- "Mi dispiace per l'ammutinamento contro di te, Jack. Presi le tue difese e dopo tutto andò storto. Mi legarono ad un cannone e finì sul fondo dell'oceano. Una montagna d'acqua mi sovrastava. Ero incapace di muovermi...incapace di morire, Jack."
- ―Sputafuoco Bill Turner a Jack Sparrow
Ritrovandosi nei freddi e oscuri fondali oceanici, Sputafuoco era tuttavia incapace di morire a causa della maledizione del tesoro azteco di Cortés ma anche incapace di muoversi essendo legato al cannone, destinato così ad vivere per l'eternità un destino forse peggiore della morte. Tutto quello che Bill poteva fare era pensare e, soprattutto, pensar che avrebbe colto anche la più tenue speranza di scapare a quel terribile fato. Fu così che Sputafuoco fu trovato da Davy Jones, il capitano dell'Olandese Volante, che gli offrì di entrare a far parte della sua ciurma. Sputafuoco accettò vendette la sua anima a Jones pur di sfuggire a quel dolore, divenendo così una delle molte anime perdute a servire eternamente l'Olandese.
Spezzare la maledizione[]
Dieci anni dopo l'ammutinamento sulla Perla Nera, la ciurma maledetta di Barbossa era riuscita a recuperare tutti i pezzi del tesoro azteco, tranne quello che Sputafuoco Bill Turner aveva inviato a suo figlio. Dopo essere stati richiamati dal medaglione, i pirati rapirono Elizabeth Swann, colei che lo indossava, credendo che si trattasse della figlia di Sputafuoco, del cui sangue avevano bisogno per spezzare una volta per tutte la maledizione. Will Turner strinse un'alleanza con Jack Sparrow per salvare Elizabeth da Barbossa e i suoi.
Alla fine, dopo che la maledizione fu spezzata da Will con il suo sangue durante la battaglia finale, Jack uccise Barbossa con lo stesso colpo che questo gli aveva dato per uccidersi prima di abbandonarlo sull'isola deserta. Capitan Jack ritornò quindi al comando della sua amata Perla Nera in cerca di nuove avventure.
Dietro le quinte e curiosità[]
- Nella prima bozza della sceneggiatura di Pirati dei Caraibi - La Maledizione della Prima Luna, Joshamee Gibbs menzionava che Hector Barbossa avrebbe chiesto a Jack Sparrow l'ubicazione dell'Isla de Muerta 40 giorni dopo la partenza, non tre come nella versione finale.
- L'autrice A.C. Crispin affermò di essere stata inizialmente contattata dalla Disney Editions per basare il suo romanzo sull'ammutinamento sulla Perla Nera approfondendone l'origine e i dettagli. Nonostante l'autrice avesse già iniziato a lavorare ad un soggetto, la Disney successivamente cambiò idea e le commissionò un romanzo che approfondisse il passato di Jack Sparrow, che sarebbe poi risultato nel romanzo The Price of Freedom.
- Nella sceneggiatura originale di Terry Rossio per Pirati dei Caraibi 5, nella scena dopo i titoli di coda il pubblico avrebbe scoperto che Hector Barbossa, dopo essere ritornato primo ufficiale della Perla Nera alla fine del film, avrebbe pianificando un terzo ammutinamento contro Jack Sparrow ma questa volta anche con l'intenzione di uccidere Jack[3].
- Nella prima stesura della sceneggiatura di Pirati dei Caraibi 5 scritta invece da Jeff Nathanson nel 2013 Barbossa avrebbe rivelato che una delle ragioni che lo avevano spinto a sollevare l'ammutinamento era stata l'eccessiva benevolenza con cui Jack Sparrow aveva salvato e preso a bordo il soldato britannico Eric Brand, fratello del noto cacciatore di pirati John Brand (che sarebbe stato antagonista principale del film)[4].
Note e fonti[]
- ↑ La cronologia di Pirati dei Caraibi pone gli eventi di La Maledizione della Prima Luna nel 1728. Siccome l'ammutinamento di Barbossa è avvenuto 10 anni prima di questo film, ne si deduce che l'ammutinamento è verosimilmente avvenuto nell'anno 1718.
- ↑ Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl, videogioco del 2003 per Gameboy pubblicato da TDK Mediactive.
- ↑ Pirates of the Caribbean DEAD MEN TELL NO TALES Screenplay by Terry Rossio
- ↑ Dead Men Tell No Talesscript by Jeff Nathanson, second draft, 5/6/2013