Pirati dei Caraibi Wiki
Advertisement

Carina Smyth: "Questo è il diario di Galileo Galilei, che ha passato la vita in cerca del tridente. È per ciò che ha inventato il cannocchiale, per ciò che gli astronomi fissano il cielo."
Henry Turner: "Stai dicendo che la mappa che nessuno sa leggere è nascosta nelle stelle?"
Carina Smyth: "Mi è stata lasciata da mio padre. Egli confidava che io trovassi ciò che nessuno aveva trovato. E non intendo deluderlo. Presto ci sarà una luna di sangue. Solo allora la mappa potrà essere letta e il tridente trovato."
Carina Smyth e Henry Turner[src]

Il diario di Galileo Galilei era un diario scritto dallo scienziato italiano Galileo Galilei. Conteneva indizi sulla mappa che nessun uomo può leggere e che conducono alla posizione nascosta del leggendario tridente di Poseidone. Nel 1751 il diario era in possesso di Carina Smyth che decise di trovare il tridente per mettersi alla prova come donna di scienza.

Storia[]

Passato[]

Ad un certo punto della sua vita lo scienziato italiano Galileo Galilei apprese che il tridente dell'antico dio del mare Poseidone era reale. Decise di trovare l'arma leggendaria, realizzando infine che solo la Mappa che Nessun uomo può leggere, la quale era nascosta tra le stelle, avrebbe portato al tridente. Per trovare la mappa ha inventato il cannocchiale che usò per osservare e studiare i cieli. Tutti i suoi studi e le sue scoperte furono accuratamente registrate in un diario che aveva un grosso rubino sulla copertina. Galileo passò la vita a cercare il tridente, ma senza successo. Morì nel 1642 senza aver trovato nulla.

Carina Smyth[]

In circostanze sconosciute, ad un certo punto durante il XVIII secolo il diario finì a bordo di una nave italiana che fu attaccata e catturata dai pirati guidati da Hector Barbossa. Vedendo il grande rubino sulla copertina, il capitano pirata non si rese conto dell'importanza del diario di Galileo, considerandolo solo un prezioso gingillo.

Tra il 1729 ed il 1732, Barbossa ebbe una relazione con una donna di nome Margaret Smyth. Questa morì nel 1732 lasciando ad Hector una figlia, Carina, chiamata così dalla stella più lucente del nord. Il pirata, non volendo assumersi responsabilità sulla bambina, la lasciò ancora in fasce sui gradini di un orfanotrofio in Inghilterra con nient'altro che un biglietto con il suo nome, Carina Smyth, e questo diario. Barbossa sperava infatti che il rubino sulla copertina avrebbe garantito a Carina una vita modesta. Crescendo, Carina vide nel diario l'unico ricordo di suo padre e cominciò a credere che il padre fosse un uomo di scienza che le aveva lasciato il diario affinché scoprisse il suo segreto. La ragazza si decise così a risolvere l'enigma del diario non solo per mettersi alla prova come donna di scienza, ma anche per conoscere se stessa e portare a termine ciò che il padre non aveva potuto fare.

Dopo aver studiato per anni gli appunti di Galilei, nel 1751 la ragazza si imbarcò per i Caraibi per trovare il leggendario tridente di Poseidone. Sull'isola di Saint Martin Carina venne accusata di stregoneria e venne quasi giustiziata se non fosse stata salvata da Henry Turner, un giovane marinaio esperto di miti e leggende del mare anche lui deciso a trovare il tridente. Smyth e Turner si allearono con il famigerato pirata Capitan Jack Sparrow nella loro ricerca.

Carina diario e cronometro

Carina Smyth scrive delle annotazioni sul diario durante il viaggio.

Durante questo viaggio, Carina ebbe da ricredersi riguardo all'esistenza del sovrannaturale, in quanto essi erano inseguito dal terribile Armando Salazar e la sua ciurma di fantasmi, i quali volevano uccidere Jack Sparrow. Ai tre si aggiunse anche Hector Barbossa e la sua ciurma di pirati. Quando Capitan Barbossa vide il diario lo riconobbe immediatamente e riconobbe Carina come la figlia da tempo perduta. Alla fine, Carina, Sparrow e Barbossa riuscirono a trovare su Black Rock Island l'accesso alla Tomba di Poseidone, il luogo dove era nascosto il tridente. L'accesso alla Tomba fu rivelato quando Carina inserì il rubino che era sulla copertina del diario tra gli altri rubini che formavano un disegno del tridente. Improvvisamente, una voragine si spalancò e Carina e Jack finirono sui fondali oceanici nella Tomba.

Diario e tridente

Il tridente di Poseidone trafigge il diario nella tasca di Jack Sparrow, salvandolo.

Jack Sparrow raccolse il diario che era caduto e se lo mise in tasca. Durante il combattimento per il tridente, Salazar trafisse Jack Sparrow al petto con il tridente, ma questo si conficcò nel diario di Galileo Galilei, che era nella tasca di Jack all'altezza del petto. Dopo la distruzione del tridente e la fuga dalla Tomba di Poseidone che si sta richiudendo, Carina capisce che Barbossa è suo padre e questo si sacrifica per salvarla uccidendo Salazar e cadendo negli abissi. Tornati in superficie con il mare ormai calmo, Jack consegna il diario ad Henry affinché lo dia a Carina per consolarla della perdita del padre da poco ritrovato e poi nuovamente perduto. Il destino del diario di Galileo Galilei è sconosciuto.

Dietro le quinte e curiosità[]

  • L'esistenza di questo diario e dell'interesse di Galileo Galilei per il tridente di Poseidone è del tutto fittizia.

Apparizioni[]

Fumetti[]

Advertisement