Montezuma II, chiamato anche Motecuhzoma Xocoyotzin (1466 circa – Tenochtitlán, 29 giugno 1520), è stato un tlatoani, un imperatore azteco che regnò dal 1502 al 1520
Biografia[]
Imperatore Azteco[]
Montezuma II, erede di Ahuitzotl, era il sovrano della città di Tenochtitlán e tlatoani azteco.
La personalità di Montezuma rifletteva più che altro quella di uno studioso (tlatimine), e non quella di un guerriero. Era sacerdote e capo del Calmecac, la scuola delle classi azteche più elevate. Secondo la leggenda lui non voleva essere imperatore, un tlatoani. Dopo essere stato eletto, scomparve e messaggeri furono mandati a cercarlo. Lo trovarono mentre faceva pulizia in un tempio.
Nel 1502, dopo avere assunto la carica, licenziò la maggior parte delle autorità e le rimpiazzò con i suoi ex-studenti. Il disprezzo della gente in generale lo costrinse a creare un rituale elaborato, tale da permettergli di vivere separato dalla gente comune.
Due suoi atti ufficiali fanno trapelare una personalità strana: creò un tempio speciale, dedicato agli dèi delle città conquistate, all'interno del tempio di Huitzilopochtli. Costruì anche un monumento dedicato a Tizoc, un tlatoani che era stato considerato debole ed incapace e che potrebbe essere stato avvelenato.
Gli spagnoli[]
Sin dal 1517-1518 suoi emissari lo informarono dell'arrivo di invasori stranieri sulle coste americane.[1] Nella primavera del 1519, Montezuma inviò un ambasciatore con due costumi: uno di Tlaloc e l'altro di Quetzalcoatl. Ognuna delle due divinità azteche aveva delle particolari caratteristiche: Tlaloc aveva una maschera che lo faceva apparire come se indossasse un paio di occhiali; Quetzalcoatl aveva una maschera con la barba. L'ambasciatore azteco, quando incontrò lo spagnolo Hernán Cortés, decise che il "conquistador" assomigliava a Quetzalcoatl, e lo vestì come il dio, poi informò Montezuma. Cortez decise di marciare alla conquista di Tenochtitlàn. Montezuma cercando di impedire la sua avanzata fece l'errore di inviare un maggior numero di regali ma il fascino dell'oro risultò invece ancor più irresistibile per gli spagnoli. Montezuma inviò anche dei maghi, dei sacerdoti e perfino un suo ambasciatore, Tzihuacpopoca, che impersonava l'imperatore stesso, senza risultati. Montezuma offrì ancora regali quando Cortés arrivò vicino a Tenochtitlàn.
L'8 novembre 1519, Montezuma incontrò Hernán Cortés, che lui ingenuamente credeva essere il dio Quetzalcoatl. Quando Cortés arrivò a Tenochtitlan, Montezuma lo onorò con fiori del suo stesso giardino: per lui, il più grande onore. Cortés ordinò di por fine a tutti i sacrifici umani: Montezuma accettò, il sangue del tempio sarebbe stato lavato via e le immagini degli dei aztechi sarebbero state rimpiazzate da icone cristiane. Montezuma accettò anche di essere battezzato e si dichiarò suddito del re Carlo V di Spagna. Montezuma ricevette Cortés nel palazzo di Axayacatl, con tutti i suoi uomini e 3.000 alleati indios.
Durante l'assenza di Cortés, il comandante lasciato in città, Pedro de Alvarado detto Tonatiuh, interruppe la celebrazione azteca di Toxcatl e uccise i personaggi più in vista delle classi nobili azteche, durante quello che fu chiamato "Il Massacro del Grande Tempio".in seguito al quale il popolo si sollevò in rivolta e gli spagnoli fecero prigioniero Montezuma.
La morte[]
Il 29 giugno 1520, nel tentativo di calmare la folla inferocita, Montezuma apparve sul balcone del suo palazzo, facendo appello alla sua gente di ritirarsi. Il popolo rimase esterrefatto davanti alla complicità del loro imperatore con gli spagnoli e lo bersagliò di pietre e frecce. Lui morì poco tempo dopo l'attacco ma esistono diverse versioni su come avvenne effettivamente la sua morte. Secondo gli informatori aztechi di Padre Sahagun, Alvarado garrotò tutti i nobili che aveva catturato; Cortés raccontò che era stato colpito a morte da una pietra (per alcuni storici il colpevole fu Cuauhtémoc ma la fonte non viene riportata). Nel Codice Ramirez, scritto da un anonimo azteco convertito al cristianesimo, si criticano i sacerdoti spagnoli, perché invece di amministrare gli ultimi sacramenti a Montezuma, si preoccuparono solo di cercare l'oro. Si diceva che fosse morto per la sua fedeltà a Cortés, ma il suo spirito, bloccato all'interno dell'occhio di Stone-Eyed Sam, serbava un grande rancore verso il suo ex-capo.
Post-mortem[]
Quando Jack Sparrow libera lo spirito di Montecuhzoma dall'occhio di Stone-Eyed Sam, Montecuhzoma combatte contro lo spirito di Cortés creando due spada di Luce per contrastare la spada di Cortés. Montecuhzoma disarma il suo nemico e porta il corpo di Cortés in aria per poi gettarlo in mare, sconfiggendolo. Prima di scomparire lo spirito di Montecuhzoma guarisce il morente Tumen e poi vola via verso nord-ovest.
Apparizioni[]
- Jack Sparrow - La spada di Cortés (come fantasma)